Il fuoco.
Il nord.
La raccolta.

Lemelæ
vuole essere origine.

Lemelæ è da dove nasce l’idea e il progetto culinario di Andrew Lunardi, che vuole ridare nuova linfa vitale a un concetto di cucina che a volte sembra perdersi nel ricordo.
Una cucina decisa, “rurale”, fatta di materie prime del territorio, di collaborazione con piccoli produttori della zona.
Pecore, vacche, formaggi, galline, uova, selvaggina, le parti vegetali e floreali utilizzate: tutto proviene dal territorio che circonda Gallio, piccolo paese sull’Altopiano di Asiago, dove Andrew ha deciso di aprire il suo ristorante.

Una cucina che vede la brace come leitmotiv del percorso degustativo proposto. Un menù in evoluzione, che cambia al ritmo delle stagioni e all’estro dello chef, pur rimanendo molto minimalista ed essenziale, come nello stile del suo locale, in cui si può ritrovare forte l’identità nordica, che si fonde perfettamente ai prodotti del territorio dell’Altopiano, che rimangono protagonisti indiscussi dei piatti.

Lemelæ

Il nome “Lemelæ” è quello della contrada di famiglia, autoctona di Gallio, dove è partita la sua passione e la sperimentazione di tecniche culinarie nuove, che lo hanno spinto poi a spostarsi anche all’estero, in particolare in Svezia. Esperienze che, assieme a quelle stellate a fianco di nomi come Chef Norbert Niederkofler, lo hanno condotto a conoscere la vera cucina territoriale sostenibile, con la valorizzazione degli elementi presenti in natura e l’innalzamento del livello di consapevolezza per permettere il loro apprezzamento anche a tavola.

Lo stesso riguarda la scelta dei vini in carta: cantine e micro aziende, anche estere, che condividono la stessa filosofia per ciò che riguarda la coltivazione naturale e la vinificazione, rispettando il prodotto nella sua essenza.

Qualcosa di nuovo? Forse no.
Qualcosa di vero? Assolutamente sì.